Obake

23 Maggio 2014 Autore : 

Novità del 2014 presentata ancora in fase di prototipazione allo SHOT SHOW di Las Vegas, l’Obake della CRKT porta la firma di Lucas Burnley, coltellinaio specializzato nella realizzazione di coltelli tattici.

L’influenza delle forme tradizionali giapponesi è molto forte sia nelle forme tipiche del kwaiken che nella scelta del nome: Obake, infatti, è un termine giapponese お化け che può essere tradotto in “ombra, spettro, apparizione, spirito, fantasma, simulacro”, e nell’accezione più generale indica la trasformazione di un essere vivente in spirito o essere soprannaturale.
Il kwaiken tradizionale è a tutti gli effetti un piccolo tanto di lunghezza complessiva di 20-25 cm, privo della tsuba (la guadia) e del habaki (il collare di metallo posto sul ricasso che effettua la tenuta nel saya – il fodero), con una lama leggermente curva ad uno o due fili, tradizionalmente molto taglienti, con tsuka (l’impugnatura) e saya (il fodero) di semplice legno laccato e fornimenti di corno o argento.
Questa tipologia di lama era generalmente portata tra le pieghe del kimono dalle donne delle Famiglie Militari (Buke e Bumon), e generalmente impiegato per la difesa personale e, in particolari circostanze, per il seppuku, il rituale del suicidio come espiazione di una colpa commessa o come mezzo per sfuggire ad una morte disonorevole.

In questa moderna versione del kwaiken prodotta dalla CRKT, il coltello è di tipologia full-tang (codolo integrale) con una lunghezza complessiva di poco meno di 20 cm e una tradizionale lama tanto di lunghezza 9 cm e spessore 3 mm; quest’ultima, realizzata in acciaio 8Cr14MoV di durezza 58-59 HRc, ha una finitura superficiale ottenuta mediante etching di acidi e un rivestimento di colore grigio di nitruro di titanio; questa finitura viene effettuata individualmente su ogni lama cosicché ogni coltello avrà una texture unica.

L’impugnatura, al di sotto dell’avvolgimento in cordino(tradizionalmente chiamato tsukaito), è stata realizzata in plastica con una conformazione tridimensionale che riprende esattamente il samè, la pelle di razza tipicamente impiegata nei coltelli e spade giapponesi; questo falso samè è replicato veramente bene, con un effetto lucido che dà ad un primo sguardo la sensazione di autenticità del materiale. Il cordino nero che avvolge l’impugnatura è stato impregnato con una resina, per aumentarne la resistenza e migliorare la presa sul coltello.

L’Obake è munito di un fodero nero in nylon caricato con fibre di vetro, perfettamente sagomato sulla lama, al quale è stato applicato un cordino di paracord nero con una perilina a forma di teschio; quest’ultima soluzione estetica, pur non incontrando il mio gusto personale, sembra che riscontri successo nella moda attuale. In dotazione al fodero viene fornita un passante cintura in plastica, non particolarmente rigida, che può essere montato a proprio piacimento tramite due viti e relativi o-ring di gomma.

Le sembianze del prodotto, l’ingombro e peso ridotto, inducono a collocare idealmente l’Obake come coltello per il porto occulto.
Dal punto di vista dell’utilizzo marziale, questo strumento presenta diversi vantaggi rispetto ad un chiudibile: trattandosi di un coltello a lama fissa è infatti possibile effettuare un’estrazione fulminea senza perdere tempo nell’apertura della lama, e non ci sono problemi di sicura inserita o meno (come nei chiudibili ad apertura automatica, e talvolta in quelli ad apertura assistita, che consentono l’apertura rapida della lama in un solo gesto); inoltre è possibile ridurre i movimenti necessari all’esecuzione di una tecnica al minimo di uno, estraendo e tagliando con un unico e fluido slancio del braccio. Nel caso dell’Obake tutte queste caratteristiche pratiche sono vestite in modo elegante, non avendo le sembianze di un coltello propriamente tattico.



La lama e l’impugnatura presentano delle dimensioni di tutto rispetto in caso di un utilizzo estremo e, al contempo, lo spessore di impugnatura e fodero permettono la dissimulazione in una sola piega del vestiario. Chiaramente queste opportunità sono relative all’analisi del prodotto e non vogliono incitare in nessun modo a tali azioni i nostri lettori, dal momento che dal punto di vista legale la difesa personale non costituisce giustificato motivo per il porto di un coltello (in Italia come nella maggior parte degli Stati Europei).

Le prove di taglio effettuate con il coltello hanno rivelato una buona affilatura del prodotto; trattandosi di un coltello indicato dalla casa produttrice come EDC a lama fissa, i test sono stati effettuati su materiali che si possono incontrare quotidianamente, come carta e cartone, ma anche su materiali come paracord e cime d’ormeggio di diametro vario (una cima da 1cm di diametro, e una cima ritorta a 3 legnoli da 1,6 cm). Su queste ultime, come su tutti gli altri materiali, il taglio è avvenuto in pochi secondi senza alcuno sforzo e in modo netto.

Complessivamente l’Obake è un coltello dall’ ingombro ridotto e molto leggero, che lo rende a tutti gli effetti un EDC molto comodo da indossare (nei paesi dov’è legalmente consentito). In aggiunta, la finitura con cui è realizzato fa si che sia un coltello interessante anche dal punto di vista estetico e collezionistico.

 
SPECIFICHE

Produttore: CRKT - www.crkt.com
Designer: Lucas Burnley
Tipologia: Lama fissa, tanto
Acciaio: 8Cr14MoV (58-59 HRc)
Finitura: etching di acidi, nitruro di titanio
Lunghezza lama: 9 cm
Spessore lama: 3 mm
Lunghezza totale: 19,5 cm
Impugnatura: cordino intrecciato
Peso: 70 g
Fodero: Nylon
Prezzo indicativo (negli USA): 60 $
Made in China

Questo articolo è stato pubblicato sulla rivista "Armi&Balistica" n. 29

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