T-razor

02 Novembre 2015 Autore : 

Novità presentata all’IWA 2015, il T-Razor segue l’onda della tradizione che ha recentemente ispirato l’Extrema Ratio.

Dopo lo splendido successo del modello Resolza, una reinterpretazione moderna del famoso coltello regionale sardo, la ditta pratese ha aperto la strada a nuovi progetti ed idee che si discostano da quello che era il percorso tracciato originariamente, ma mantenendo sempre inalterato il design e l’appeal caratteristico dei prodotti marchiati Extrema Ratio.

Il T-Razor, come suggerisce il nome (e ovviamente anche la forma), si ispira al rasoio e ai coltelli tradizionali come il Rasolino catanese e Sa Guspinesa a punta mozza (la mozzetta di Guspini). Questi coltelli divennero assai più diffusi in Italia a seguito di leggi restrittive riguardo al porto di coltelli appuntiti, promulgate per limitare i numerosi fatti di sangue che avvenivano a quei tempi su tutto il territorio nazionale. Infatti la legge Giolitti del 1908, in seguito riportata nell’art.80 del Reg. al T.U. di P.S., escludeva dagli strumenti atti ad offendere qualsiasi coltello con lama fissa o pieghevole di lunghezza inferiore a 4 cm, o coltelli con lama non acuminata o apice non tagliente non superiore a 10 cm di lunghezza. In altre parole era possibile portare con sé, senza necessità di giustificato motivo, qualsiasi coltello fisso o pieghevole, con punta acuminata e lama inferiore a 4 cm, e coltelli con lama non acuminata non superiore a 10 cm di lunghezza. Questa limitazione sui coltelli dotati di punta portò chiaramente alla nascita di mozzette, per poter disporre di un tagliente più lungo e poter continuare a portare in tasca il proprio “amico fidato” senza incorrere in problemi legali.

Guardando oltre i nostri confini, si trovano soluzioni analoghe – per quanto concerne il tallone della lama esteso oltre l’impugnatura – ad esempio nel paese del Sol Levante dove nel 1896, nell’era Meiji, fu ideato il famoso coltello tradizionale higonokami, tornato recentemente in auge in occidente grazie a molti coltellinai che si sono cimentati nella realizzazione di lame con questo stile.

A differenza dei coltelli tradizionali menzionati, ma parimenti ai rasoi e agli higonokami sopra menzionati, il T-Razor ha la lama con il prolungamento del codolo che fuoriesce dall’impugnatura quando il coltello è in chiusura, estroflessione in questo caso utile per la rapida apertura dello strumento, non ideato per assolvere alla funzione vera e propria del rasoio da barba (considerando anche l’assenza del collo per la presa avanzata normalmente presente nei rasoi tradizionali).

La lama, realizzata in acciaio N690 (58 HRC), ha una lunghezza di 110 mm (100 mm di tagliente) e spessore 3 mm, con brunitura superficiale MIL-C-13924 (ma è disponibile anche in versione satinata); il nome della ditta è inciso in modo piacevolmente appariscente (per dimensioni ed estensione dei caratteri) da un lato della lama, mentre dall’altro – in posizione centrale – è riportato il nome del modello.
I biselli sono comparabili al quarter hollow dei tradizionali rasoi a mano libera, con uno spessore al tagliente di 0,6 mm, e l’affilatura di fabbrica è di ottima fattura.

Come per la maggior parte dei i chiudibili Extrema Ratio, la lama ruota attorno ad un pivot regolabile tramite cacciavite piano e munito di un ferma vite a 12 posizioni per mantenerlo sempre nella impostazione desiderata, e la fluidità in apertura è coadiuvata dalla presenza delle rondelle in teflon.
La lama è priva di perni per l’apertura con il pollice, ma i metodi per estrarre la lama sono svariati grazie alla presenza del codolo esteso che fuoriesce di 2,5 cm oltre il profilo dell’impugnatura. Per l’apertura ad una sola mano si può infatti impiegare il pollice per fare leva sul codolo, oppure una volta rimosso il coltello dalla tasca si può aprire direttamente facendo leva sul lato della gamba (e con un leggero movimento di polso la lama sarà pronta all’uso), giusto per fare qualche esempio.

Rispetto ai coltelli regionali tradizionali, il T-Razor ha un sistema di blocco della lama di tipo liner-lock, con la molla di blocco e la relativa cartella di acciaio (l’unica di cui è dotato il coltello) di 1,5 mm di spessore. E’ possibile sbloccare la lama in modo semplice e pratico, grazie alla conformazione della guancetta opposta che espone la molla di blocco per renderla facilmente raggiungibile.

L’impugnatura è in alluminio anticorodal anodizzato nero, molto liscia e con l’inconfondibile design Extrema Ratio. Chiaramente il grip di questi materiali non è eccezionale ma, trattandosi di un coltello che non nasce per uso intensivo, non dovrebbe rappresentare un problema. La dimensione è compatta per quanto riguarda la larghezza (25 mm nella zona centrale, 20 mm nella parte terminale) e spessore (11,5 mm), ma molto lunga (per accomodare la lama di 10 cm) anche per la presenza dello spaziatore – che comprende anche il foro per il lacciolo – che incrementa di 20 mm la lunghezza, per un totale di circa 150 mm di impugnatura. Personalmente avrei gradito la presenza della clip per il trasporto, dotazione che manca a questo prodotto, probabilmente per preservare lo spessore ridotto dell’impugnatura.

Il prezzo al pubblico è di 196 euro per la versione nera e di 213,00 euro per la versione satinata; da quest’anno i prodotti Extrema Ratio sono acquistabili direttamente sul sito web ufficiale della ditta.

Il coltello è stato testato su materiali comuni come carta, cartone, corde di varia natura e dimensione, cinture di sicurezza, reggia da imballaggio, e così via.
L’affilatura di fabbrica è realizzata ottimamente e tutti i test di taglio sono stati superati senza alcuna difficoltà, anche sui materiali solitamente più ostici (come le cinture di sicurezza delle autovetture). Al termine dei test il prodotto non aveva perso l’affilatura iniziale (pur non trattandosi di test d’uso intensivo volti a determinare la durata del tagliente, in alcuni casi le nostre prove di taglio effettuate con i vari prodotti di varie marche sono state sufficienti per determinare una bassa tenuta del tagliente).

Complessivamente la nuova mozzetta firmata Extrema Ratio, è piacevole alla vista e potrebbe certamente rappresentare un sobrio coltello da uso quotidiano se la legge italiana ne consentisse il libero porto. Il design elegante, il peso contenuto (130 g) e le doti di taglio sono i punti di forza di questo prodotto, mentre la lunghezza dell’impugnatura potrebbe rappresentare un ostacolo al porto confortevole, soprattutto in tasche poco profonde. La qualità degli accoppiamenti, delle finiture e della viteria impiegata sono ottime, come ci si aspetta dalla prestigiosa ditta di Prato.


Il T-Razor è dunque un prodotto interessante, con un piacevole equilibrio tra tradizione e innovazione, preservando il tipico design Extrema Ratio che, anche in questa occasione, è riuscita a rendere tattico un coltello tipico della nostra penisola.

SPECIFICHE

Produttore: Extrema Ratio – www.extremaratio.com
Tipologia: chiudibile, liner-lock
Lama: mozzetta, biselli quarter-hollow
Acciaio: N690 (58 HRC), brunitura MIL-C-13924 (disponibile anche in versione satinata)
Lunghezza lama: 110 mm (100 tagliente)
Spessore lama: 3 mm
Larghezza lama: 26 mm
Lunghezza aperto: 245 mm
Lunghezza chiuso: 150 mm (codolo escluso)
Impugnatura: alluminio anticorodal anodizzato
Peso: 130 g
Made in Italy


Questo articolo è stato pubblicato sulla rivista "Armi&Balistica" n.48

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