DICOK

24 Ottobre 2013 Autore : 

Presentato nel 2013, il Diving COmpatc Knife (DICOK) è primo coltello da sub compatto realizzato da Extrema Ratio, che va a completare la gamma di prodotti della famosa casa italiana specializzata nello sviluppo e produzione di coltelleria professionale ad uso militare e civile.

L’azienda pratese, fornitore delle Forze Armate Italiane, ha una forte identità che si rispecchia soprattutto in una grande strategia di marketing che ha consentito loro di affacciarsi al mercato internazionale divenendo fornitore anche delle Forze Armate Francesi. I prodotti Extrema Ratio sono sempre facilmente identificabili al primo colpo d’occhio, distinguendosi dalla concorrenza soprattutto grazie al loro design caratteristico che trasmette carattere e ricercatezza.
Il primo prodotto ER dedicato all’utilizzo marino fu il famoso ULTRAMARINE, ideato e realizzato per utilizzo militare per le unità subacquee ed anfibie; il DICOK, versione più compatta, sembra essere invece più indirizzato all’ambito civile.

In generale, l’utilizzo del coltello da sub è per lo più volto ad un contesto d’emergenza; infatti accade con una certa frequenza che durante le immersioni in ambienti particolarmente complessi ed ostili, come ad esempio grotte o relitti, ci si possa imbattere in lenze, reti, sagole, cime o gomene e l’unico modo per salvarsi in caso d’intrappolamento, è quello di avere a disposizione uno strumento da taglio efficiente e facilmente raggiungibile.
Infatti in tutti questi contesti di stress elevato dove i tempi di reazione per rimediare al problema devono essere sempre molto ridotti, il sub deve poter essere in grado di intervenire in modo deciso e rapido.
Il DICOK, studiato e progettato in collaborazione con esperti del settore, ha le tipiche dimensioni compatte di un backup subacqueo (con una lunghezza complessiva di 196 mm), che ne favoriscono la maneggevolezza e trasportabilità in ambienti acquatici ed in condizioni avverse.

La lama, lunga 76 mm e spessa 4 mm, è a doppio filo con una seghettatura parziale su uno dei due lati che si estende per circa 40 mm. Il coltello full tang è realizzato in acciaio Bohler N690 (EN/DIN X105CrCoMo18-2) a 58 HRC, materiale austriaco che la ditta impiega per le sue lame da oltre 10 anni, rifinito con una brunitura superficiale, conforme alla normativa MIL-C-13924, che ne conferisce una maggiore resistenza alla corrosione. Sempre nell’ottica della versatilità, sulla lama è stata praticata un’asola con la funzione di giragrilli.

Il coltello è stato realizzato con una punta a scalpello, per poter effettuare lavori di leva, ma anche per maggiore sicurezza sia nell’utilizzo subacqueo che da barca (una caduta accidentale del coltello eviterebbe di danneggiare la barca o il gommone).

L’impugnatura è costituita da due guancette realizzate in nylon caricato in fibra di vetro, facilmente rimovibili grazie alla presenza delle viti a brugola, consentendo così di effettuare la manutenzione in modo pratico e rapido. La finitura antiscivolo realizzata sull’impugnatura consente un grip assolutamente ineccepibile, sia con i guanti che a mani nude; la presa è salda sul coltello e durante l’utilizzo in immersione non si ha per nulla la sensazione che il coltello possa sfuggire dalle mani.

Il fodero è realizzato in nylon e poliestere ed al suo interno alloggia un inserto in kydex in cui il coltello viene inserito ed incastrato tramite un sistema di ritenzione sulla guardia; oltre a questo sistema è stato aggiunta una fibbia di sicurezza, di colore giallo acceso, cucita nel codolo del coltello che va ad agganciarsi tramite chiusura fastex al fodero. Visto che in condizioni di stress l’operazione di sgancio di questo sistema può essere problematico, la chiusura fastex può essere bypassata grazie ad una chiusura antipanico realizzata tramite una clip a pressione che collega la parte terminale della fibbia al fodero. Nella parte interna del fodero in nylon, quella che va a contatto con la muta quando indossato, è presente una membrana gommosa antiscivolo.

Inoltre il fodero è dotato di un taschino laterale in cui è alloggiato un accessorio per lo sbloccaggio del rubinetto della valvola di primo stadio.
Il fodero è stato ideato in modo tale da consentire di essere indossato in varie configurazioni, tra le quali fissaggio all’equipaggiamento come il GAV (Giubbetto ad Assetto Variabile) o al cinturone dei piombi tramite il sistema Extrema Ratio belt-lock acquistabile separatamente, oppure il fissaggio al polpaccio o all’avambraccio del sub.

Da sempre i film ci hanno abituati a vedere sub che indossano i coltelli al polpaccio, ma questa configurazione è in realtà poco utilizzata ed obsoleta, oltre che presentare numerosi svantaggi come la scarsa idrodinamicità, la difficoltà di raggiungere il coltello, nonché la pericolosità nel rinfoderarlo e la non remota possibilità di restare impigliati a causa del coltello stesso. Nonostante questa considerazione , il fodero è stato progettato anche per questo posizionamento, reso possibile grazie a forti elastici che assicurano l’adattamento della loro lunghezza grazie ad una chiusura a velcro.
In realtà oggi i sub esperti posizionano il coltello sul corrugato del GAV oppure sull’altro spallaccio, posizione facilmente raggiungibile con entrambe le mani; per com’è realizzato il coltello ed il fodero dell’ER il rischio di danneggiare il corrugato è ridotto al minimo, ciò non toglie che probabilmente la collocazione sull’altro spallaccio del GAV sia la soluzione migliore.

Altra soluzione, semplice e fruibile, è il posizionamento nella parte anteriore della cintura del GAV (se questo lo consente), dove il coltello è accessibile in modo rapido e semplice nella maggior parte delle circostanze. Infine l’ultima soluzione è quella generalmente adottata dalla maggior parte degli apneisti, ossia quella del posizionamento sull’avambraccio, dove il coltello viene raggiunto in modo intuitivo, ma con una sola mano; bisogna inoltre considerare che questa collocazione preclude lo spazio ad altra strumentazione che generalmente viene allacciata al polso. In quest’ultimo caso il fodero della ER risulta essere, a mio giudizio, un po’ ingombrante e non molto pratico.

Prima di affidare il coltello per i test in mare ad un caro amico, Gianni Melis, esperto sub con brevetto della Marina Militare ARA 60 metri ed ARO 12 metri, sono state effettuate delle prove di taglio qualitative su una cima ritorta a 3 lignoli in poliestere, con diametro 16 mm. Per simulare il contesto in cui verrebbe impiegato il coltello, il taglio della cima non è stato effettuato su un tagliere, ma mantenendola con una mano e tagliando con l’altra. Il taglio non è stato particolarmente semplice da effettuare, impiegando un tempo di circa 30’’, a causa di un’affilatura non propriamente impeccabile.

Successivamente il coltello, dopo essere stato lubrificato come da istruzioni della casa produttrice, è stato testato durante un’uscita in barca, con relative immersioni a bassa profondità, sulla costa laziale a sud di Roma.

Conoscendo le proprietà dell’acciaio N690, nutrivo alcune perplessità sulla sua effettiva resistenza alla corrosione in ambiente marino; generalmente i coltelli da sub di media qualità vengono realizzati con acciaio N680 Bohler (a basso contenuto di carbonio, ed alto di cromo), mentre le marche di maggior prestigio utilizzano acciaio H1 (in cui l’azoto viene utilizzato al posto del carbonio, evitando così le problematiche di ossidazione dell’acciaio), oppure acciaio francese X15TN, fino ad arrivare al titanio (che però presenta alcune problematiche relative alla tenuta del filo).
Come sospettavo, infatti, dopo sole 4 ore di mare il DICOK era ricoperto da uno strato di ruggine sul tagliente e nelle parti dove il rivestimento superficiale era stato intaccato a seguito dell’utilizzo.

Premesso che generalmente tutti i coltelli da sub realizzati in acciaio contenente carbonio sono soggetti ad ossidazione superficiale e che occorre sempre effettuare manutenzione al coltello prima e dopo l’utilizzo, in questo caso la ruggine è comparsa troppo presto, confermando il sospetto che l’N690 non è l’acciaio giusto per questo tipo ambiente.


Ad ogni modo è bastata una semplice passata con uno straccio intriso di lubrificante, per togliere l’ossidazione, poiché si trattava di un sottile strato passivante.
Di contro c’è da dire però che l’acciaio N690, a differenza degli acciai generalmente impiegati per la realizzazione di coltelli da sub economici, consente di spingersi un po’ oltre il mero utilizzo del coltello come strumento di sicurezza, permettendo di utilizzare il proprio backup come tutto fare.

Durate il test effettuato, infatti, il coltello è stato utilizzato anche per pescare polipi tra gli scogli (quindi talvolta scavando e facendo cozzare la lama contro gli scogli stessi), per rompere il guscio delle lumache di mare (anche in questo caso la lama inevitabilmente colpiva gli scogli), cosa che gli acciai più teneri non avrebbero consentito di fare senza che il filo si rovinasse in brevissimo tempo.

Pertanto, come sempre quando si parla di lame, le caratteristiche dell’acciaio fanno si che l’utilizzo di un coltello sia più adatto per determinate attività e meno per altre; sta all’utente la scelta del coltello che soddisfi maggiormente le proprie necessità.

Il DICOK ha un costo di circa 175 euro sui negozi online, prezzo che lo piazza sul segmento alto rispetto ai prodotti concorrenti rinvenibili nei negozi specializzati.

In conclusione, la valutazione di un coltello subacqueo dipende prettamente dal contesto e dal genere di attività che il sub vuole compiere, che può andare dalla speleologia subacquea fino alle pesca più o meno professionale. In assoluto la capacità di taglio, la sicurezza della presa e la praticità di collocazione sul corpo, sono elementi fondamentali per la sicurezza del sub. Se poi si chiede di più al proprio strumento, utilizzandolo anche per lavori più gravosi, allora si dovrà accettare il compromesso con la minore resistenza alla corrosione, che richiederà un’assidua manutenzione del coltello.
Il DICOK si colloca in questa categoria, seppur con qualche incertezza legata soprattutto all’affilatura, offrendo in più l’attrattiva del design a cui la Extrema Ratio ci ha da sempre abituati.

Si ringraziano:
Daniele De Santis, Gianni Melis
Tomasi Caccia • Pesca • Sub . Nautica e Pesca Professionale di Laterza Giovanni , Via Isonzo, 18 - 00048 Nettuno ROMA www.tomasicacciapescasub.it - Tel e Fax: 06 9880912

SPECIFICHE

Produttore: Extrema Ratio SaS - www.extremaratio.com
Tipologia: subacqueo compatto, doppio filo con lama combo su un lato, chisel point
Lama: in acciaio inox N690 58 HRc
Trattamento Lama: brunitura MIL-C-13924
Impugnatura: Nylon
Lunghezza lama: 76mm.
Spessore lama: 4mm.
Lunghezza totale: 196mm.
Peso del solo coltello: 150g.
Peso totale: 350 g
Fodero: Nylon a fissaggio multiplo per GAV, caviglia, braccio; inserto in Kydex per la ritenzione del coltello


Questo articolo è stato pubblicato sulla rivista "Armi e Balistica" n. 21 (Ottobre 2013)

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