Felon

28 Agosto 2014 Autore : 

Nato nel 2007 da un’idea di tre amici di Missoula (Montana, USA), Zombie Tools è divenuto un marchio di successo in pochissimo tempo cavalcando l’onda dell’emergenza Apocalisse Zombie, mito che in quegli anni era esploso in America e che successivamente è dilagato un po’ in tutto il mondo.

I fondatori Maxon McCarter, Joey Arbour e Chris Lombardi, con la comune passione per le lame, la scienza e l’arte (ma anche la birra, le saghe nordiche e il divertimento in generale), sono riusciti a realizzare un progetto originale e creativo, smentendo tutti quelli che lo avevano inizialmente etichettato come una stupida idea.
Il loro approccio è assolutamente goliardico e spiritoso, come si evince dal loro sito web ufficiale (e non poteva essere diversamente visto il target prefissato), ma la loro professionalità, creatività e l’originalità dei loro prodotti , sono assolutamente pregevoli, al punto di essere stati impiegati sul set di films e serie televisive horror (come ad esempio il film canadese “Città d’ossa”, la serie “The Strain” , e altri ancora).
Tutte le loro lame sono realizzate in modo semi-custom (avvalendosi in parte della tecnologia ed in parte delle lavorazioni artigianali tradizionali) e, come tipologia, spaziano dalle spade di varia natura (come katana e xiphos greca), alle asce, mannaie, naginata in stile giapponese; insomma tutte lame di dimensioni ragguardevoli per tenere a distanza i morti viventi e decapitarli più facilmente.
I loro prodotti nascono per essere robusti, massici, funzionali e soprattutto duraturi. Nei loro video dimostrano quanto effettivamente siano resistenti le loro lame, sottoponendole a test di taglio e prove distruttive di ogni tipo.

In particolare, il Felon (Criminale) realizzato dalla Zombie Tools, ispirato alle linee del famoso coltello ideato da Jim Bowie, è un omaggio alla tradizione della coltelleria americana. Questo enorme full tang lungo complessivamente 50 cm, con lama da 32 cm, spessa 6.4 mm, è realizzato in acciaio da molla 5160 temprato a 54 HRc ed ha la tipica clip point del celebre coltello tradizionale americano bowie, con un falso controfilo, biselli di tipo saber e un tagliente con un angolo dichiarato essere di circa 19°.

Il tallone della lama è stato volutamente realizzato non appuntito, per evitare di ferirsi quando si impugna il coltello in presa avanzata, posizionando l’indice nell’incavo dedicato. La scelta di realizzazione del tallone è stata modulata sulle effettive possibilità tecniche a loro disposizione ed in base agli strumenti impiegati; comprensibilmente la creazione dei biselli sulle lame molto lunghe non è mai semplice, ed è difficile mantenere una corretta simmetria. I ragazzi della ZT hanno così optato per una soluzione diversa dalla consueta levigatrice a nastro (impiegata solo in fase finale per le rifiniture), utilizzando per le operazioni di sgrossatura una smerigliatrice manuale.
Evidentemente, con un progetto come quello ideato dai ragazzi della Zombie Tools, nulla è tradizionale e pertanto i loro prodotti non possono essere visti con lo stesso spirito critico di quando ci si imbatte in lame industriali. Ciò che è veramente apprezzabile è l’umiltà che hanno dimostrato nell’ammettere di avere ancora molto da imparare, e la volontà di raggiungere un livello di realizzazione sempre più elevato.
Quello che offre la Zombie Tools non è una vera e propria linea di prodotti, piuttosto si tratta di pezzi in continua evoluzione ed in edizione limitata. Le loro lame possono essere acquistate su ordinazione (con un tempo di attesa medio di circa 6 settimane) , direttamente sul loro sito ufficiale; ovviamente bisogna scegliere accuratamente la tipologia di lama che si intende importare in base alle leggi italiane senza farsi trasportare troppo dall’entusiasmo.

Come tutti i prodotti ZT, anche il Felon ha una finitura superficiale realizzata mediante etching (attacco acido) con una soluzione a base di cloruro ferrico, che dà un effetto vissuto che si intona perfettamente con uno scenario post apocalittico. Questo tipo di trattamento ha anche la funzione di conferire una maggiore resistenza alla corrosione all’acciaio, che essendo di tipo carbonioso dovrà sempre essere correttamente lubrificato per poterlo preservare e conservare al meglio. Anche l’alluminio dell’impugnatura riporta una finitura “rude” sempre a richiamare l’idea di uno strumento ricavato in momenti dove si bada alla sostanza e non all’apparenza.

L’impugnatura, sulla quale è ricavata anche la guardia, è realizzata con guancette d’alluminio con trattamento T6 (solubilizzato, temprato e invecchiato artificialmente ) fissate al codolo della lama con ribattini in acciaio dolce. Per migliorare la presa sul coltello, ma anche l’estetica, l’impugnatura è stata rivestita con un nastro di pelle nera.
Come scrivono i ragazzi della Zombie Tools nella descrizione ufficiale del prodotto, “l’impugnatura è abbastanza grande per le mani di un gorilla”, ed effettivamente i 17 cm di lunghezza lasciano spazio sufficiente anche per chi è dotato di mani sovradimensionate.

Il Felon è decisamente un coltello imponente e massiccio, questo si ripercuote anche sul peso che è notevole, circa 1 kg. In prima battuta può sembrare difficoltoso impiegare agevolmente uno strumento del genere, ma il bilanciamento è aiutato sia dalle dimensioni dell’impugnatura, sia dal peso dell’alluminio che in parte va a contrastare quello della lama (cosa che un materiale polimerico sintetico non avrebbe consentito).
Il fodero, realizzato in kydex con sistema di blocco a pressione sulla guardia del coltello, può essere portato alla cintura ed è dotato di fettucce con fastex per renderlo aderente alla gamba.
Considerando il peso, la ritenzione della lama è ottima, ma sarebbe comunque sconsigliabile un eventuale porto in configurazione inversa (per altro poco sensato per una lama di questo tipo).

Vista la vocazione del Felon, non potevamo esimerci dal pensare di testare la lama – mantenendo lo spirito goliardico ispirato dai ragazzi della ZT – su uno zombie. Chiaramente la difficoltà di reperire una cavia, ci ha fatto optare per l’adozione di un manichino che lo raffigurasse.
I test, condotti puramente per divertimento, non hanno alcuna valenza dal punto di vista delle capacità di taglio del prodotto – il manichino infatti non simula quello che è il comportamento del corpo umano (né tanto meno quello di uno zombie); sono serviti però a valutare quella che è la maneggevolezza dello strumento e quali sono le sue potenzialità.

Le tecniche di maneggio e utilizzo impiegate, eseguite da Fulvio Cenci e adattate alla massa dello strumento, si rifanno agli stili di combattimento filippini del Kali; in particolare sono stati eseguiti in sequenza, l’angolo 5 (stoccata al corpo) e l’angolo 12 (fendente verticale al capo), l’angolo 1 e angolo 2 (fendenti alla base del collo da ambo i lati).
In generale il Felon stupisce favorevolmente per il suo bilanciamento che, nonostante il peso dello strumento, consente di effettuare cambi di punta e stoccate assolutamente efficaci, grazie anche all’ergonomia del coltello e alla scelta equilibrata dei materiali (soprattutto per l’impugnatura).
Più specificatamente, nella stoccata lo strumento ha dato un ottimo riscontro, grazie alla curvatura adeguata dell’impugnatura che ha facilitato l’operazione senza dare effetti negativi sul polso (che generalmente, con un coltello di queste dimensioni e peso, è quello che soffre maggiormente).
Durante le tecniche di rotazione della lama, invece, lo spessore dell’impugnatura non si è rivelato del tutto conveniente in quanto essendo piuttosto elevato, non permette una presa molto mobile o fluida, e si perde in parte la controllabilità.

Invitiamo a non eseguire simili esercizi o esperimenti con strumenti affilati senza una adeguata preparazione; una lama come quella del Felon se maneggiata impropriamente può ferire in modo molto serio l’utilizzatore (tipicamente alle gambe) che, concentrandosi sul bersaglio, non pensa che la massa e la velocità dello strumento lo portano a proseguire la sua traiettoria anche molto oltre quello che ci si può aspettare.

In attesa dell’invasione degli Zombies, il coltello è stato testato anche su un tronco di nocciolo stagionato del diametro di circa 20 cm. Le geometrie dei biselli chiaramente, non sono adeguate a questo genere di lavoro, ciò nonostante il Felon è riuscito a portare a termine il compito in circa 4 minuti di duro chopping (pratica che ha inevitabilmente portato via parte dell’acidazione superficiale, come conseguenza degli impatti e sfregamenti della lama sul legno).


Complessivamente il Felon è un ottimo strumento, più indirizzato al combattimento che ad altro, e sarebbe stato perfetto in epoche passate, dove una lama del genere poteva fare la differenza tra la vita e la morte del suo possessore.
Anche da un punto di vista collezionistico si tratta di una tipologia di lama apprezzabile, sia per originalità di design che di scopo. Inoltre trattandosi di prodotti semi-custom con un prezzo più che abbordabile, gli appassionati dell’apocalisse zombie difficilmente riusciranno a resistere alla tentazione di possedere almeno uno dei prodotti Zombie Tools.

SPECIFICHE

Produttore: Zombie Tools – www.zombietools.com
Tipologia: lama fissa, full tang, saber grinds, clip point
Acciaio: 5160 (54 HRc)
Lunghezza lama: 32 cm
Spessore lama: 6,4 mm
Lunghezza totale: 50 cm
Impugnatura: aluminum T6 wrapped with a black skin ribbon
Fodero: Kydex equipped with slings and fastex
Peso: almost 1 kg
Prezzo indicativo: 275$ - acquistabile su sito web ufficiale ZT


Questo articolo è stato pubblicato sulla rivista "Armi&Balistica" n.33

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